Lunedì, 28 Giugno 2021 10:31

 

SMART WORKING? 8 ITALIANI SU 10 VOGLIONO TORNARE IN UFFICIO

L’83% dei professionisti disposto a vaccinarsi pur di tornare a svolgere le proprie mansioni in presenza. Il 59% pensa di avere più opportunità di carriera se immunizzato

 

Nonostante i vantaggi dello smartworking come la minor diffusione del virus, l’ottimizzazione dei tempi eliminando la percorrenza del tragitto casa-lavoro e il risparmio a livello economico eliminando le spese per benzina, trasporti e pranzo, il 78% dei dipendenti vuole tornare in ufficio appena possibile. Le ragioni sono varie: il 57% ha nostalgia dei colleghi, il 23% si sente isolato (in particolare i giovanissimi e le donne), il 35% desidera mantenere un equilibrio fra lavoro e vita privata. Ma la paura di contagiarsi è ancora forte: il 71% degli impiegati non si sente sicuro finché non saranno vaccinate le persone vicine (+18% sulla media globale). È quanto emerge dall’ultimo report Randstad Workmonitor, l’indagine semestrale su 800 lavoratori in Italia e in altri 33 Paesi del mondo redatta dalla società di ricerca, selezione e formazione e di risorse umane Randstad.

Per gli italiani il vaccino è garanzia di sicurezza, ma anche occasione per poter continuare a lavorare o trovare nuove opportunità di impiego. L’83% degli italiani intervistati (+8% rispetto alla media dei paesi analizzati) sarebbe pronto a vaccinarsi, se fosse necessario per poter svolgere le proprie mansioni in presenza. Quasi 6 dipendenti su 10 pensano di avere maggiori opportunità di impiego se vaccinati, percentuale che sale al 71% fra i lavoratori più giovani.

Per circa quattro su dieci fra coloro che lavorano in modalità agile non c’è stata nessuna influenza sulla propria produttività, né positiva (40%) né negativa (39%). Ma riguardo alla componente emotivo-psicologica del lavoro da casa il campione si divide: il 27% è meno stressato, ma il 26% ha percepito più stress in questo periodo; il 24% ha sofferto la lontananza dal proprio team di lavoro, mentre è stato un vantaggio per il 12%; il 18% evidenzia come le condizioni di lavoro siano in continuo cambiamento e per il 16% lavorare da remoto è più difficile.

Nonostante questi dati si riscontrano piccoli disagi nel lavoro in presenza. Infatti quasi quattro dipendenti su dieci, hanno paura di ammalarsi e di rappresentare un pericolo per la propria famiglia (39%), il 25% è più stressato (contro appena il 6% che ha diminuito lo stress), il 26% evidenzia negativamente le condizioni di lavoro in continuo cambiamento e il 12% ritiene che lavorare in sede sia più difficile in questa fase.

Ultima modifica il Lunedì, 28 Giugno 2021 10:35