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L’INNOVAZIONE DIGITALE COME LEVA PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA

Secondo l’indagine EY SWG l’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale.

 

Il processo di digitalizzazione insieme alla sostenibilità energetica sono due pilasti della trasformazione dell’Italia. Per diffondere sempre di più nuove tecnologie e innovazioni digitali è fondamentale avere energia, dunque anche questa deve essere smart e digitale.

Ma quali potrebbero essere i vantaggi del rendere digitalizzazione ed energia sostenibile interconnessi?

Innanzitutto digitalizzare i sistemi può sempre rivelarsi una buona strategia per riuscire ad ottimizzarli e renderli maggiormente sostenibili in termini di costi e resa e nei confronti dell’ambiente. Ad oggi, la trasformazione tecnologica che spinge alla digitalizzazione dei servizi mira a introdurre soluzioni IoT in forma sempre più diffusa: dai contatori smart per il monitoraggio del consumo energetico alle reti di approvvigionamento intelligenti per favorire la gestione da remoto. La sfida imprenditoriale del prossimo futuro sarà quella di utilizzare nuove tecnologie e mezzi di produzione capaci di ridurre le emissioni. L’Italia oggi è prima in Europa per fonti energetiche rinnovabili: è un settore in cui siamo un’eccellenza, trainato dall’idroelettrico. Il settore energetico italiano ha attraversato la crisi pandemica mostrando una notevole resilienza e ha imparato a navigare nell’incertezza rimodulando i propri modelli di business in modo da accelerare sulla strada della decarbonizzazione e riallocando una fetta consistente dei propri investimenti su nuove tecnologie e digitalizzazione.

INDAGINE EY SWG: l’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale

Rafforzare le tecnologie digitali risulta imprescindibile per lo sviluppo di tutte le priorità individuate nel PNRR e contribuire positivamente anche alla sostenibilità del Paese. Secondo l’indagine EY SWG, senza investimenti in digitale la transizione energetica sarà un miraggio. Dalla ricerca emerge che sul tema delle infrastrutture per le utilities, tra le priorità degli intervistati primeggia la transizione completa alle energie rinnovabili (54%), seguita dall’ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture fisiche, come la fibra, l’energia elettrica sugli stessi tralicci e l’unione di gas e idrogeno nella stessa pipeline (37%), e dalla costruzione di termovalorizzatori per la produzione di energia dai rifiuti (sempre 37%). Infine, un 32% pone l’accento sulla necessità di rendere più efficiente la rete idrica. L’energia del futuro sarà decarbonizzata, decentralizzata e digitale. Anche per questi motivi, la recente ripartenza – pur in fase emergenziale – di alcune vecchie centrali a carbone rappresentano una controtendenza preoccupante rispetto alla nuova generazione di soluzioni energetiche da porre al servizio di imprese e cittadini.

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