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SIGLATO IL PROTOCOLLO QUADRO CONTRO CAPORALATO E SFRUTTAMENTO LAVORATIVO

Il protocollo prevede l’impiego di mediatori culturali specializzati nell’identificazione delle vittime di sfruttamento lavorativo.

 

In data 11 marzo 2021 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha stipulato con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) il Protocollo Quadro di partenariato per garantire la corretta applicazione della legislazione vigente in materia di caporalato e sfruttamento lavorativo e potenziare le procedure per l'emersione di tali fenomeni a tutela dei diritti fondamentali delle vittime.

Il caporalato è un fenomeno nato nel dopoguerra. Lo sfruttamento del lavoro dei migranti e delle fasce più povere viene disciplinato per la prima volta nel 2011, ma è con la legge n. 199/2016, che introduce il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, che si interviene in maniera più decisa. Il 20 febbraio 2020 viene adottato il primo “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)”.

Il protocollo Quadro prevede:

  • l'impiego di mediatori culturali specializzati nell'emersione e identificazione delle vittime di sfruttamento lavorativo a supporto dell'attività di vigilanza dell'Ispettorato su tutto il territorio nazionale;
  • la realizzazione di iniziative di formazione reciproca e lo sviluppo di attività congiunte di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all'instaurazione del rapporto di lavoro.
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