Lunedì, 15 Gennaio 2024 11:36

QUASI 1.500 MORTI SUL LAVORO NEL 2023

Centro studi della cub: agricoltura, trasporti ed edilizia, i settori a più alto rischio per i lavoratori.

 

Da un recente studio condotto dal Centro Studi della Cub, basato su dati forniti dall'INAIL e dall'Osservatorio nazionale delle morti sul lavoro di Bologna e Mestre, è emerso che i morti sul lavoro nel 2023 sono stati complessivamente almeno 1.485 (1.484 nel 2022 calcolati con gli stessi parametri). Questi numeri si traducono in quasi 30 decessi a settimana e poco meno di 4 al giorno di media. Dei 1.485 decessi, 900 sono avvenuti direttamente sul luogo di lavoro, mentre 585 si sono verificati in viaggio (dovuto alla professione, per esempio gli autotrasportatori) o andando o tornando dal luogo di impiego. I settori lavorativi in cui si riscontra il più alto rischio per i lavoratori sono quelli dell'agricoltura, dei trasporti e dell'edilizia: 162 morti per schiacciamento da trattore, 117 decessi tra autotrasportatori e altrettanti tra automobilisti e passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro).

Le cause delle morti sul lavoro variano, ma emergono alcuni temi ricorrenti: mancanza di formazione adeguata, procedure di sicurezza carenti, mancanza di dispositivi di protezione individuale e problemi legati alla stanchezza che provocano malori alla guida. Analizzando la provenienza geografica dei decessi, la Lombardia (185 morti) è la regione più colpita, seguita da Veneto (142), Campania (123), Sicilia (109), Emilia-Romagna (112), Piemonte (101), Lazio (97), Puglia (95), Toscana (87), Calabria (86), Marche (48), Abruzzo (48), Friuli (39), Sardegna (42), Trentino Alto Adige (33), Liguria (32), Umbria (27), Basilicata (14), Molise (10), Valle d'Aosta (5). Le aziende sono chiamate a investire maggiormente nella formazione dei dipendenti e nell'implementazione di misure di sicurezza rigorose. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni, delle aziende e dei lavoratori sarà possibile invertire questa tendenza tragica e garantire luoghi di lavoro più sicuri per tutti.

Ultima modifica il Lunedì, 15 Gennaio 2024 11:44