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SICUREZZA SUL LAVORO E DVR: UNA SENTENZA CHE FA SCUOLA
Sicurezza sul lavoro e DVR: una sentenza che fa scuola
La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per le carenze nella gestione della sicurezza.
Un grave infortunio sul lavoro, avvenuto nel 2016 presso un’azienda di logistica, ha riportato all’attenzione il ruolo cruciale del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nella prevenzione degli incidenti. La recente sentenza della Corte di Cassazione (Sez. 4, 26 febbraio 2024, n. 8282), che ha confermato la responsabilità del datore di lavoro per le carenze nella gestione della sicurezza, sottolinea l’importanza di questo strumento per la tutela dei lavoratori e delle imprese.
Il DVR: obblighi e responsabilità
Il DVR è previsto dal D.Lgs. 81/2008 come documento obbligatorio per tutte le aziende, indipendentemente dalla dimensione o dal settore. Deve contenere un’analisi dettagliata di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro e definire le misure preventive da adottare per minimizzarli o eliminarli. La normativa è chiara: il DVR non è un mero adempimento burocratico, ma uno strumento operativo essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
La Cassazione ha ribadito che la responsabilità di redigere, aggiornare e monitorare il DVR ricade personalmente sul datore di lavoro. Tale obbligo non è delegabile, nemmeno in caso di subentro in una posizione di garanzia. Il nuovo responsabile ha dunque il dovere di verificare l’adeguatezza del documento esistente e, se necessario, apportare modifiche per colmare eventuali obblighi e carenze.
Un caso emblematico
Nel caso analizzato dalla Cassazione, un lavoratore è stato coinvolto in un grave incidente sul lavoro a causa dell’assenza di misure preventive adeguate, come zone protette e segnaletica per separare pedoni e mezzi semoventi. La documentazione sulla sicurezza, pur presente, era "gravemente carente" e non contemplava i rischi specifici relativi all’area in cui si è verificato l’incidente.
Nonostante il datore di lavoro fosse subentrato nella posizione di responsabilità da pochi mesi, la Corte ha stabilito che ciò non lo esimeva dall’obbligo di verificare e aggiornare il DVR. La mancata valutazione dei rischi specifici è stata considerata una causa determinante dell’evento, e la responsabilità non poteva essere trasferita a chi aveva redatto il documento in precedenza.
Conseguenze della mancata redazione o aggiornamento del DVR
La normativa in vigore prevede sanzioni severe per le imprese che non redigono o aggiornano il DVR, tra cui:
- Sanzioni penali: Arresto fino a otto mesi o ammenda fino a 15.000 euro.
- Sequestri e blocco delle attività: Le autorità possono disporre la chiusura dell’azienda in caso di gravi inadempienze.
- Danni reputazionali: L’assenza di un DVR o la sua inadeguatezza compromette la credibilità aziendale e può avere ripercussioni sui rapporti con clienti e partner.
La Cassazione ha sottolineato che il DVR è un documento soggetto a revisione in caso di modifiche nei processi produttivi, adozione di nuove tecnologie o incidenti significativi. L’aggiornamento tempestivo è fondamentale per garantire che tutti i rischi siano correttamente analizzati e gestiti.
Un monito per le imprese
La sentenza rappresenta un chiaro monito per tutte le aziende: la sicurezza sul lavoro non può essere trattata come una formalità. Il DVR è il fulcro delle politiche di prevenzione e deve essere gestito con la massima attenzione, sia nella fase di redazione che in quella di aggiornamento (ove si subentra nella gestione di un’attività).
Ogni datore di lavoro ha l’obbligo di assicurare un ambiente sicuro, e il DVR rappresenta il primo passo per raggiungere questo obiettivo. Le carenze nel documento non solo mettono a rischio la salute dei lavoratori, ma espongono l’azienda a gravi conseguenze legali, economiche e reputazionali.
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FONDO NUOVE COMPETENZE (FNC) TERZA EDIZIONE: COME RICHIEDERE UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
Fondo nuove competenze (FNC) terza edizione: come richiedere un contributo a fondo perduto per la formazione dei lavoratori
Con il Decreto del Ministero del Lavoro 10 ottobre 2024 prende il via la terza edizione del Fondo Nuove Competenze. Tutti i datori di lavoro che sottoscrivono accordi collettivi di modifica dell’orario di lavoro per formazione possono chiedere un contributo a fondo perduto.
Il Fondo Nuove Competenze è identificato quale uno dei Programmi guida all’interno del Piano Nazionale Nuove Competenze adottato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 14 dicembre 2021, e in particolare in riferimento al gruppo target dei lavoratori occupati.
L’agevolazione, istituita nel 2020 (articolo 88 del Decreto Legge numero 34/2020) per far fronte al cambiamento del mercato del lavoro in seguito alla stagione segnata dal Covid-19, e che permette ai datori di lavoro di aziende private, ma anche di società a partecipazione pubblica, di investire sulla formazione dei lavoratori e sull’ampliamento delle loro competenze, si è evoluta e, giunta alla terza edizione, si propone di accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro, nonché favorire nuova occupazione attraverso il riconoscimento di un contributo al costo del lavoro dei soggetti coinvolti in percorsi formativi di accrescimento delle competenze nei seguenti ambiti di formazione:
- Sistemi tecnologici e digitali
- Intelligenza artificiale
- Sostenibilità e impatto ambientale
- Economia circolare
- Transizione ecologica
- Efficientamento energetico
- Welfare aziendale e benessere organizzativo.
Il FNC rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza della formazione, offrendo ai lavoratori l'opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle condizioni del mercato di lavoro in continua mutazione. L'intervento del FNC rappresenta un’operazione di importanza strategica e la sua dotazione ammonta a complessivi 730 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma Nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-27” cofinanziato dal FSE+.
Le risorse del FNC seguono una divisione per specifiche aree di intervento:
- Sistemi formativi 25%
- Filiere formative 25%
- Singoli datori di lavoro 50%
Le aziende ottengono un contributo a fondo perduto che viene calcolato sulle ore dedicate alla formazione. Il FNC si fa carico del costo retributivo del personale impegnato (per un ammontare pari al 60% del costo, 80% nel caso di interventi presentati da Sistemi e Filiere formative) e della contribuzione previdenziale e assistenziale delle ore destinate alla formazione (per un ammontare pari al 100% del costo).
Il numero delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore deve essere compreso tra un minimo di 30 ore e un massimo di 150 ore. Le attività di formazione e di richiesta saldo dovranno essere concluse entro 365 giorni dalla data di approvazione della domanda da parte del MLPS.
Il Decreto introduce anche la possibilità di ottenere i contributi del Fondo anche per persone non ancora assunte, in modo da instaurare un rapporto con nuovi candidati durante la formazione per poi trasformarli in lavoratori dell'azienda.
Inoltre, nel caso di datori di lavoro che aderiscano a un Fondo Paritetico Interprofessionale, l'attività di formazione dovrà essere finanziata in tutto o in parte anche da tale Fondo.
Promotergroup Spa e gli enti di formazione della rete, affiancano le imprese lungo tutto l'iter, dalla presentazione della domanda al Ministero del Lavoro e ai Fondi interprofessionali, alla gestione ed erogazione della formazione, fino alla rendicontazione e all'attestazione delle competenze acquisite.
Se desideri ricevere maggiori informazioni e ottenere per la tua impresa il contributo a fondo perduto relativo al FNC contattaci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci
MULTE A DATORI CHE AFFITTANO ALLOGGI STAGIONALI NON IDONEI O TROPPO CARI A LAVORATORI STRANIERI
Multe a datori che affittano alloggi stagionali non idonei o troppo cari a lavoratori stranieri
Il Decreto Legge ‘Salva Infrazioni’, arrivato il 14 novembre in Gazzetta Ufficiale (DL 131/2024, convertito da L 166/2024) dà attuazione alla Direttiva 2014/36/UE che stabilisce le condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per motivi di impiego in lavori stagionali. Il Decreto introduce sanzioni per quei datori di lavoro che affittano alloggi ritenuti non idonei ai lavoratori stagionali o che richiedono un canone troppo alto (decurtando in alcuni casi il costo dell’affitto dalla busta paga del lavoratore). Le multe variano dai 350 ai 5.500 euro per ogni lavoratore, e hanno come scopo quello di scoraggiare lo sfruttamento e l’abuso nei confronti dei lavoratori provenienti da paesi extra-UE.
Va ricordato che, già il Testo Unico sull’Immigrazione obbligava i datori di lavoro a offrire alloggi idonei, tuttavia l’Unione Europea ha aperto diverse procedure di infrazione contro l’Italia per non aver adottato alcuna normativa specifica. In sostanza, dunque, il Dl 131/2024 ‘Salva Infrazioni’ risponde all’esigenza e alle pressioni provenienti dall’UE introducendo sanzioni per i datori di lavoro.
Cosa prevede il Decreto Legge ‘Salva Infrazioni’
In dettaglio, la nuova normativa prevede sanzioni pecunarie per i datori di lavoro che affittano alloggi ritenuti non idonei o che decurtano dallo stipendio mensile il costo dell’affitto. Il prezzo del canone non può, inoltre, essere maggiore di 1/3 dello stipendio percepito dal lavoratore.
«15 bis. Il datore di lavoro che, in violazione del comma 3, mette a disposizione del lavoratore straniero un alloggio privo di idoneità alloggiativa o a un canone eccessivo, rispetto alla qualità dell’alloggio e alla retribuzione, ovvero trattiene l’importo del canone direttamente dalla retribuzione del lavoratore, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 350 a 5.500 euro per ciascun lavoratore straniero. Il canone è sempre eccessivo quando è superiore ad un terzo della retribuzione.». |
L’approvazione del Decreto ‘Salva Infrazioni’ mira a scoraggiare lo sfruttamento e la speculazione abitativa che ricade sui lavoratori stagionali extraeuropei, impiegati soprattutto in agricoltura e turismo. Questi lavoratori si trovano spesso a lavorare in condizioni precarie e a vivere in strutture non a norma e/o sovraffollate. Il Testo Unico sull’Immigrazione del 2016, imponeva ai datori di lavoro di affittare immobili ai lavoratori stagionali ad un prezzo accessibile, il nuovo decreto mira a scoraggiare queste pratiche attraverso sanzioni per garantire sicurezza e protezione ai lavoratori provenienti dai paesi terzi.
Per maggiori informazioni
Testo del decreto legge: «Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.» (GU n.267 del 14-11-2024)
MONITORAGGIO IN CORSO SUI POMODORI SICILIANI: COLLABORAZIONE PER GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE E CONTRASTARE L’EPIDEMIA DA SALMONELLA STRATHCONA ST2559
Monitoraggio in corso sui pomodori siciliani: collaborazione per garantire la sicurezza alimentare e contrastare l’epidemia da Salmonella Strathcona ST2559
L’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha registrato, da gennaio 2023 a novembre 2024, circa 266 casi di salmonella in Europa. Il numero di casi di infezione, identificati come salmonella, è in aumento in Germania (62) e in Italia (67). Stando al report pubblicato da Ecdc ed Efsa, 64 pazienti provenienti da Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Francia, Irlanda e Italia, avrebbero riferito di aver consumato pomodori (tipologia ciliegino).
I focolai, particolarmente gravi, riscontrati in Italia sono riconducibili alle regioni Toscana e Umbria. Le due regioni hanno segnalato circa 46 casi di Salmonella Strathcona ST2559. Il centro di diffusione pare essere rintracciabile in centri di cottura condivisi da diversi istituti scolastici. La Salmonella Strathcona è stata rilevata nel farro con pomodorini, riconducibili a tre grossisti italiani e due produttori.
Per garantire la massima sicurezza alimentare e tutelare la fiducia dei consumatori, le autorità italiane stanno conducendo verifiche sui pomodori presenti sul mercato, con un focus sui prodotti siciliani. Gli screening previsti dovranno essere completati entro dicembre 2024, così da individuare il veicolo sospetto e arrestare la diffusione dell’epidemia. Le autorità dovrebbero, inoltre, condurre indagini sulla qualità dell’acqua di irrigazione.
In Sicilia le autorità sanitarie e alimentari preposte, stanno effettuando accertamenti presso aziende agricole di pomodorini e i magazzini di selezione e confezionamento per comprendere se siano la fonte dell’infezione dei casi di Salmonella Strathcona ST2559 registrati in Europa. Alcuni commercianti/grossisti potrebbero richiedere evidenze, alle aziende agricole e ai magazzini di lavorazione, a dimostrazione della salubrità dei prodotti forniti.
Come ad esempio:
- analisi microbiologiche dei lotti di pomodori
- analisi microbiologiche dell’acqua utilizzata nei magazzini e per l’irrigazione degli ortaggi
- descrizione del sistema di controllo della qualità riguardante microbiologia e patogeni
La collaborazione dei produttori è fondamentale per garantire la trasparenza e il superamento di questa situazione, rafforzando la fiducia nella filiera agroalimentare siciliana.
L’Area Servizi Agroalimentari di Promotergroup fornisce supporto per il servizio di monitoraggio e controllo degli alimenti avvalendosi della collaborazione di laboratori accreditati
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CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI NELLA ZES UNICA PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO, DELLA PESCA E ACQUACOLTURA
Il DL Agricoltura convertito in Legge n° 101/2024 ha previsto un credito di imposta per le imprese del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura, impiantate nella ZES Unica del Mezzogiorno. Nella GU n 264 dell'11 novembre è stato pubblicato il Decreto 18 settembre 2024 del Ministero dell'Agricoltura con le regole attuative della misura.
- Credito ZES Unica Agricoltura: che cos'è e chi può beneficiare:
E’ un contributo sotto forma di credito d'imposta a favore delle imprese operanti nella produzione di prodotti agricoli e nel settore forestale e delle micro e pmi attive nella pesca e nell’acquacoltura che effettuano l'acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica (c.d. “ZES unica”) che ricomprende le zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna Abruzzo. Possono beneficiare del credito d’imposta ZES Unica Agricoltura le indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato.
- Chi non può fruirne
L'agevolazione non si applica:
- alle imprese destinatarie di ordini di recupero pendenti a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno
- alle imprese in difficoltà, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del regolamento (UE) 2022/2472
- alle grandi imprese attive nella produzione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura
- alle imprese specificamente individuate all’articolo 1 del regolamento (UE) 2022/2473.
L'agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese che svolgono in via principale o esclusiva l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
- Quali sono gli investimenti agevolabili:
Sono agevolabili gli investimenti effettuati dal 16 maggio al 15 novembre 2024. Rientrano tra le spese ammissibili l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, l’acquisto di terreni e l’acquisizione o realizzazione/ampliamento di immobili strumentali. Gli immobili oggetto dell’investimento devono essere utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva ubicata nella zona ZES. Il valore di terreni e immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento. Mentre il progetto di investimento non deve essere inferiore a 50.000 euro.
- Quando presentare domanda
Per accedere al contributo, le imprese dovranno presentare una comunicazione. Le domande per l’attribuzione del credito d’imposta ZES Unica Agricoltura potranno essere presentate dal 20 novembre 2024 al 17 gennaio 2025.
- Agevolazione spettante e Come fruire del credito
l credito d'imposta è utilizzabile in compensazione tramite modello F24. La percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile sarà determinata da apposito decreto attuativo, e sarà resa nota con provvedimento dell’Agenzia delle entrate da emanare entro il 27 gennaio 2025.
Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci
CREARE UN MODELLO VIRTUOSO DI WELFARE TERRITORIALE: COMUNE DI VITTORIA E PROMOTERGROUP S.P.A.PRESENTANO “PEOPLE”
Creare un modello virtuoso di welfare territoriale: Comune di Vittoria e Promotergroup S.p.A. presentano “People”
Un progetto sperimentale di welfare territoriale per migliorare il benessere dei lavoratori e favorire l’equilibrio vita-lavoro, creando reti di supporto per famiglie e imprese
Vittoria, 21/11/2024 - Promotergroup S.p.a. e Comune di Vittoria, presentano il progetto “PEOPLE” – finanziato dal Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Sicilia – finalizzato alla promozione di iniziative di welfare aziendale familiare per il miglioramento del benessere lavorativo e la conciliazione dei tempi di vita-lavoro. La partnership tra Comune di Vittoria e Promotergroup S.p.a., azienda capofila del progetto, si avvale della collaborazione delle imprese Alètheia S.r.l., Promoter Società Cooperativa e Pro.me.sys S.r.l., per promuovere e sensibilizzare le aziende e il territorio locale sull’importanza del benessere dei dipendenti. Fine del progetto è quello di avviare un processo partecipativo e di confronto finalizzato alla creazione di reti di welfare territoriale. PEOPLE si declina in una serie di azioni, della durata di dodici mesi, proponendosi come un esempio virtuoso di partenariato pubblico-privato volto alla sperimentazione di un modello di welfare territoriale in grado di coinvolgere e promuovere soluzioni utili a migliorare il benessere dei dipendenti nei luoghi di lavoro. Oltre alle attività di promozione del welfare aziendale (workshop e seminari), il Comune di Vittoria e Promotergroup S.p.a. incoraggeranno la sottoscrizione di convenzioni e accordi con altre organizzazioni operanti sul territorio costituendo un elenco di soggetti fornitori di servizi di welfare.
Tra gli ambiti del progetto, verrà proposta l’attivazione di convenzioni utili a promuovere il servizio di custodia dei figli nei periodi di chiusura/sospensione scolastica. La presenza in azienda di spazi dedicati ad ospitare i figli permette infatti di risparmiare sulle spese destinate al loro accudimento oltre che una migliore gestione del tempo dedicato al lavoro. Un’altra importante azione, prevista dal progetto PEOPLE, riguarda la promozione di ambienti lavorativi sani, in grado di tutelare il benessere della persona sensibilizzandola sul tema della salute mentale. In questo contesto, verrà introdotta la figura di un welfare manager, specializzato nella creazione e nel monitoraggio dei piani di welfare. Presso le imprese partner saranno, inoltre, predisposti: spazi di ascolto individuale, attività di coaching individuale e di gruppo, attività di supervisione di equipe, attività di focus group e di formazione mirata. Ulteriori attività riguarderanno l’implementazione di un servizio “salva tempo” con l’introduzione della figura del ‘Maggiordomo Aziendale’, ossia di un concierge messo a disposizione dall’azienda per sgravare i dipendenti da incombenze burocratiche, nonché l’introduzione di forme di flessibilità oraria per migliorare il work-life balance (equilibrio tra famiglia, lavoro e tempo libero).
Nel complesso, con PEOPLE, Promotergroup S.p.a e Comune di Vittoria si impegnano a sviluppare un modello di welfare aziendale e familiare che interessi tutto il territorio e punti ad una maggiore coesione sociale. L’esperienza di Promotergroup S.p.a., già Società Benefit attenta al benessere dei dipendenti e con una forte vocazione alla responsabilità sociale d’impresa (CSR), si è rivelata fondamentale per l’aggiudicazione del finanziamento. La Global Service che opera in diversi settori, quali sicurezza, formazione, certificazioni e comunicazione, ha da tempo introdotto presso la propria sede operativa di Vittoria (RG) un servizio di nursery aziendale, una palestra per i dipendenti, un servizio di coaching individuale e di gruppo e adottato orari flessibili per venire incontro alle esigenze dei propri dipendenti e collaboratori.
«People nasce dall’idea di costruire e implementare un modello di welfare aziendale che Promotergroup ha già adottato e consolidato nel corso degli anni. – dichiara Gianni Polizzi, Presidente di Promotergroup S.p.a. – L’auspicio è quello di costruire una rete di imprese e di associazioni, lavorando in sinergia con le istituzioni pubbliche, per diffondere questo modello su scala locale e regionale».
«Oggi più che mai è importante salvaguardare il benessere dei dipendenti, prima di tutto donne e uomini con importanti ruoli sociali, supportarli nella loro crescita professionale e promuovere un corretto work-life balance per costruire ambienti di lavoro sani e inclusivi. – dichiara Erica Rovetto, HR Manager Promotergroup S.p.a. - Con PEOPLE ci impegniamo a creare un ecosistema di welfare territoriale, coinvolgendo le realtà locali per ridefinire la concezione stessa del ‘lavoro’ e contribuire a un cambiamento culturale positivo».
“Con “PEOPLE” puntiamo a promuovere welfare aziendale e territoriale, per coniugare qualità, sicurezza e tempi di vita e lavoro. – commenta il Vice-sindaco con delega alle politiche del lavoro Giuseppe Fiorellini - Per tornare a dare valore al lavoro come strumento di emancipazione complessiva delle persone e la creazione di sviluppo sostenibile.”
“Ci poniamo l’obiettivo di promuovere culture territoriali finalizzate a una condizione di negazione condivisa di ogni forma di sfruttamento dei lavoratori che restituisca e garantisca agli stessi sicurezza, benessere e qualità del lavoro” – ha affermato il Sindaco Francesco Aiello.
Media Contact:
Ufficio Stampa Promotergroup S.p.a.
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Parlano del Progetto People:
SPRING V2, L ’ADD-ON DI GLOBALG.A.P. PER UNA GESTIONE RESPONSABILE DELLE RISORSE IDRICHE: COME CONSEGUIRE LA CERTIFICAZIONE
SPRING V2, L ’ADD-ON DI GLOBALG.A.P. PER UNA GESTIONE RESPONSABILE DELLE RISORSE IDRICHE: COME CONSEGUIRE LA CERTIFICAZIONE
L’acqua dolce è una risorsa sempre più limitata, destinata a scarseggiare a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento della popolazione mondiale. Si stima che il 70% delle risorse mondiali di acqua dolce oggi vengano utilizzate in agricoltura, ciò comporta uno sforzo non indifferente da parte delle imprese agricole per ottimare la gestione delle risorse idriche.
‘Spring’ è l’add—on di GLOBALG.A.P. relativo alla gestione sostenibile delle risorse idriche che attesta l’impegno di produttori, commercianti e rivenditori verso la tutela dell’ambiente e, in particolar modo, dell’acqua potabile utilizzata in agricoltura. Questo modulo aggiuntivo è stato sviluppato nel 2016 dalla catena della GDO svizzera Coop, in collaborazione con GLOBALG.A.P. che nel 2019 ha rilevato lo standard.
Criteri e principi della versione Spring v2
L’ultima versione di Spring (v.2), lanciata nel settembre 2023, ha ottenuto il riconoscimento del World Wildlife Found (WWF) Spagna e della Sustainability Initiative Fruit and Vegetables (SIFAV).
Spring v2 copre una vasta gamma di argomenti relativi all’uso dell’acqua e ai tassi di estrazione, alla conformità legale e alla protezione delle fonti idriche, nonché alla gestione sostenibile dei bacini idrografici. L'add-on consente ai produttori di dimostrare il loro impegno extra per una gestione responsabile dell'acqua e aiuta le aziende agricole ad aumentare la loro consapevolezza per implementare una gestione più efficiente delle risorse idriche a livello aziendale.
Il modulo Spring incorpora una vasta gamma di criteri per valutare la gestione sostenibile dell’acqua nell’azienda agricola:
- Conformità legale delle fonti idriche e dei volumi di estrazione
- Monitoraggio del consumo d’acqua
- Impatto dei produttori sulla gestione sostenibile degli spartiacque
- Buone pratiche nella gestione delle risorse idriche
- Protezione delle fonti d’acqua
- Misure per dimostrare il miglioramento continuo della gestione delle risorse idriche
Diversi sono anche i vantaggi attesi per i produttori:
- Identificare e mitigare i rischi idrici nelle filiere agricole
- Migliorare l’efficienza dell’uso dell’acqua e attuare misure pratiche per l’ottimizzazione della gestione dell’acqua
- Sviluppare piani di gestione efficaci e dimostrare la loro implementazione in azienda
- Implementare una metodologia basata sui risultati e scientificamente valida che riconosca le realtà specifiche dell’azienda agricola
- Integrare i criteri di sostenibilità ambientale nello standard IFA con un’attenzione particolare alla gestione dell’acqua
- Offrire un processo di audit conveniente che migliora la trasparenza e il monitoraggio del rischio nelle catene del valore
- Disponibile a livello globale per un’ampia gamma di dimensioni di aziende agricole, compresi piccoli proprietari terrieri e gruppi di produttori
- Consente ai produttori di scegliere tra un’ampia rete mondiale di CB approvati GLOBALG.A.P. e accreditati
Come prepararsi per l’audit e conseguire la certificazione
Per prepararsi a un audit SPRING, i produttori devono seguire alcuni passaggi fondamentali. L'audit, condotto da enti di certificazione (CB) accreditati e indipendenti, si svolge ogni anno in combinazione con l'audit IFA e, se superato, garantisce una lettera di conformità valida per un anno. I produttori devono rispettare rigorosi criteri di conformità: il 100% dei "Major Musts" e almeno il 75% dei "Minor Musts" della checklist, che categorizza i requisiti in: a) obblighi principali; b) obblighi secondari; c) raccomandazioni.
In caso di non conformità, è necessario proporre azioni correttive e sottoporle al CB, che ne verificherà la correzione prima di emettere la lettera di conformità. Tra i documenti essenziali, figurano regolamenti generali, principi e criteri specifici, oltre a una checklist per l'autovalutazione. Questi strumenti aiutano i produttori a rispettare le norme SPRING e a prepararsi per l’audit.
Per maggiori informazioni:
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Fonti:
https://www.globalgap.org/what-we-offer/solutions/spring/#documents
NASCE “RISCHIO ZERO”, IL PORTALE DI COMUNICAZIONE CROSSMEDIALE DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL COMUNE DI RAGUSA, REALIZZATO DA PROMOTERGROUP
Nasce “Rischio Zero”, il portale di comunicazione crossmediale della Protezione Civile del Comune di Ragusa, realizzato da Promotergroup
Ragusa, 15/11/2024 – Si è tenuta oggi, presso la sala consiliare del Comune di Ragusa, la Conferenza Stampa di presentazione di ‘Rischio Zero’, il nuovo portale di comunicazione della Protezione Civile locale che intende informare e sensibilizzare la cittadinanza sul rischio sismico. La campagna di comunicazione di ‘Rischio Zero’, promossa dal Comune di Ragusa – Assessorato alla Protezione Civile, è ideata dalla divisione Comunicazione, Marketing ed Eventi di Promotergroup S.p.A.
Intervenuti durante la Conferenza Stampa, il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, l’Assessore alla Protezione Civile, Giovanni Iacono, il CEO e rappresentante di Mosaicolearning, Gabriele Dovis, e la Digital Strategist di Promotergroup, Ausilia Ippolito. Nel corso della stessa, è stato illustrato il sito web dedicato al progetto – www.rischiozero.eu – una vera piattaforma interattiva che permette al cittadino di individuare e raggiungere le aree di attesa più vicine, inviare delle segnalazioni, informarsi su ‘che cosa fare in caso di terremoto’ e restare aggiornato sulle attività promosse dalla Protezione Civile di Ragusa. ‘Rischio Zero’, presenta, inoltre, una serie di attività interattive pensate per bambini, ragazzi, adulti e over 65 oltreché video lezioni e-learning realizzati da Mosaicolearning.
“Con Rischio Zero, il Comune di Ragusa lancia un progetto concreto per la sicurezza della nostra comunità. Sapere cosa fare durante le emergenze è fondamentale, e questo progetto rappresenta uno strumento formativo e di prevenzione senza precedenti. – ha dichiarato il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, nel corso della Conferenza Stampa - Ringrazio tutte le realtà coinvolte per aver creato un sistema accessibile, formativo e tecnologicamente all’avanguardia, con un primo focus sul terremoto”
Scopri il sito web e segui le pagine social e canali online di Rischio Zero per non perdere nessun aggiornamento: https://rischiozero.eu/links/
Antonio Caputo
Ufficio Stampa - Promotergroup S.p.A.
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO – CAMERA DI COMMERCIO DEL SUD EST SICILIA
Contributi a fondo perduto per la Sicurezza nei luoghi di lavoro – Camera di Commercio del Sud Est Sicilia
Con la delibera n. 60 del 08 ottobre denominata “Approvazione Bando Sicurezza sui Luoghi di Lavoro. Regime de minimis Anno 2024” - la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, intende finanziare tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), l’acquisizione di servizi di formazione, per favorire il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Le risorse complessivamente stanziate dal bando, a disposizione dei soggetti beneficiari, ammontano a euro 700.000,00. Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher, con importo unitario di massimo euro 10.000,00 non comprensivi di eventuali premialità. I voucher sono concessi alla singola impresa che presenta domanda di contributo e che abbia sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia.
Sono ammesse le spese relative alla realizzazione di progetti di formazione del personale in materia di sicurezza sul lavoro (escluse spese di trasporto, vitto e alloggio, servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria).
Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 120° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo.
Le richieste di voucher potranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 11.00 del 15 ottobre 2024 alle ore 21.00 del 31 dicembre 2024.
L’invio della domanda può essere delegato ad un intermediario abilitato all’invio delle pratiche telematiche. Il nostro Team ti assisterà nella presentazione dell’istanza per usufruire del contributo.
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Per consultare il Bando:
Delibera:
CREDITO D’IMPOSTA ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA (ZLS)
Domande dal 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 226 del 26 settembre 2024 il decreto con le istruzioni di accesso ai benefici per le imprese che hanno effettuato investimenti in beni strumentali nelle Zone logistiche semplificate (Zls).
Soggetti beneficiari
Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nelle zone logistiche semplificate in relazione agli investimenti in beni strumentali, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle medesime ZLS. (zone logistiche semplificate individuate ai sensi dell'art. 1, commi da 61 a 65-bis, della legge 27 dicembre 2017, n. 205)
L'agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Le imprese beneficiarie, dopo aver effettuato l’investimento, devono mantenere l’attività nella Zona logistica semplificata per almeno 5 anni, pena la decadenza dai benefici.
Investimenti ammissibili
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZLS, nonché all’acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l'esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Sono esclusi i beni autonomamente destinati alla vendita, come pure quelli trasformati o assemblati per l'ottenimento di prodotti destinati alla vendita nonché i materiali di consumo.
Procedura di accesso
Dal 12 dicembre 2024 al 30 gennaio 2025, le imprese operative nelle ZLS potranno comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute per le quali intendono beneficiare del credito d’imposta.
Per essere ammessi al Credito d’imposta ZLS, gli investimenti devono essere stati effettuati tra l’8 maggio 2024 e il 15 novembre 2024.
L’investimento deve essere compreso tra 200.000 euro e 100 milioni di euro.
Con successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sarà approvato il modello di comunicazione, con le relative istruzioni, e sono definiti il contenuto e le modalità di trasmissione. Per maggiori informazioni potete contattarci allo 0932/862613, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o www.promotergroup.eu/index.php/contattaci