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Stop ai crediti d'imposta 4.0 e Transizione 5.0: arriva il nuovo iperammortamento per il 2026
La legge di Bilancio 2026 prevede maggiorazioni fino al 220% per investimenti innovativi e sostenibili e reintroduce gli investimenti immateriali 4.0 tra quelli agevolabili.
Dal 2026 si chiude la stagione dei crediti d’imposta 4.0 e Transizione 5.0 e si torna al meccanismo dell’iperammortamento, uno strumento più semplice e automatico, ma limitato nel tempo.
È prevista inoltre la possibilità di completare gli investimenti entro giugno 2027, a determinate condizioni.
Durata e tempistiche
L’iperammortamento sarà valido esclusivamente per il 2026.
Gli investimenti potranno essere completati entro il 30 giugno 2027, a condizione che:
- entro il 31 dicembre 2026 l’ordine sia accettato dal venditore;
- sia stato versato un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Questa clausola “ponte” consente di mantenere l’agevolazione anche per investimenti già pianificati ma non ancora consegnati entro il 2026.
Ambito soggettivo
L’agevolazione è riservata ai soggetti titolari di reddito d’impresa. Non si applica alle aziende agricole che non producono reddito d’impresa.
Beni agevolabili
La maggiorazione è riconosciuta per gli investimenti, destinati a strutture produttive ubicate in Italia, in:
Beni materiali e immateriali strumentali nuovi, compresi negli Allegati A e B alla Legge di Bilancio 2017 (Legge n. 232/2016).
Beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, anche a distanza, ai sensi dell’art. 30, comma 1, lettera a), n. 2), del D.lgs. n. 199/2021, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
In riferimento all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonte solare, sono agevolabili esclusivamente gli impianti con moduli fotovoltaici di cui all’art. 12, comma 1, lettere a), b) e c), del D.L. n. 191/2023.
Agevolazione e aliquote
Il nuovo iperammortamento prevede una maggiorazione del costo fiscale dei beni acquistati secondo le seguenti percentuali:
- Beni 4.0 standard +180% (per investimenti fino a 2,5 milioni di euro)
- Beni 4.0 con obiettivi “green” (efficienza energetica, riduzione emissioni, ecc.) +220% (per investimenti fino a 2,5 milioni di euro)
Dal punto di vista operativo, l’agevolazione si configura come una variazione in diminuzione da effettuarsi in dichiarazione dei redditi ai fini IRES e IRPEF (non ai fini IRAP), senza alcun impatto civilistico o contabile.
Beni immateriali 4.0
Dal 2026 ritornano agevolabili gli investimenti in beni immateriali 4.0, che nel 2025 non beneficiano più del relativo credito d’imposta.
Decreto attuativo
Un decreto attuativo dovrà essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2026 (1° gennaio 2026) e definirà in particolare:
- I criteri per la determinazione degli obiettivi di transizione ecologica;
- Il costo massimo ammissibile, espresso in €/kW per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e in €/kWh per i sistemi di accumulo;
- Le procedure di accesso al beneficio e le modalità di trasmissione delle comunicazioni, certificazioni e documentazioni necessarie a comprovare la spettanza dell’agevolazione.


